Nel corso dei secoli passati, i legumi sono stati ritenuti cibo non adatto alle tavole dei ricchi e ai palati raffinati. Venivano, tuttavia, considerati “la carne dei poveri”, per il suo valore commerciale e perché ricchi di sostanze benefiche che li rendevano capaci di fornire alle classi povere, una notevole energia fatta di proteine, fibre e minerali. Fagioli, lenticchie, ceci e cicerchie, sono parte molto importante della tradizione gastronomica del Fortore, avendo rivestito da sempre un ruolo primario nell’alimentazione. Costavano poco o venivano coltivati direttamente dalle famiglie sui propri terreni. Soprattutto per autoconsumo. Poco per la commercializzazione. I legumi oggi più consumati sono i Fagioli, nella varietà cannellino, i Ceci, le Lenticchie e le Cicerchie. Sono prodotti antichi, buoni e nutrienti, che nel corso del tempo non hanno subito alcuna manipolazione e che vengono coltivati ancora con tecniche semplici e naturali, arcaiche si potrebbe aggiungere, su terreni di montagna e distanti da ogni potenziale pericolo di contaminazione.
