

La Salsiccia dolce del Fortore viene preparata con più parti del suino, spalla, prosciutto, filetto ed una piccola percentuale di grasso secondo un disciplinare artigianale ed una ricetta tradizionale. Insaccata in budello naturale, viene stagionata per un periodo non inferiore a 22 giorni ottenendo alla fine un prodotto stuzzicante e piacevole al palato.
100% suini allevati in Italia
Fatto con amore nelle Terre di Fortore
Nel Fortore, il ruolo più importante tra i salumi lo ha sicuramente la Salsiccia,“a sausicch” come viene chiamata comunemente. Apprezzata da chiunque abbia avuto la possibilità di gustarla, viene prodotta artigianalmente: la carne ancora oggi viene tagliata a piccoli pezzi con la punta di coltello, pulita del grasso superfluo e dei piccoli nervi o infiltrazioni di sangue, condita con sale, peperoncino e polvere di finocchio. Lasciata a insaporire in grossi recipienti, viene successivamente insaccata in piccoli budelli naturali, stretta e pressata con le mani, bucherellata frequentemente con uno spillo sottile per farne fuoriuscire l’aria ed infine appesa a pertiche di legno in locali asciutti ed aerati. Dopo tre/quattro settimane la salsiccia, ormai secca, può essere gustata in tutto il suo sapore e la sua fragranza o conservata sotto olio o sugna piccante in grossi contenitori di ceramica (I srol). La salsiccia di Montefalcone, in particolare, è la più apprezzata ed è una vera delizia per il palato. Il Sole 24 Ore, nella sua rivista “Piccoli viaggi in Italia”, esalta proprio i salumi di Montefalcone tra cui il capocollo, gli insaccati e un rinomato prosciutto, piccante e gradevolmente affumicato.
Gustarla con una fetta di pane casereccio e un buon bicchiere di vino rosso.
Scheda tecnica
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